INCONTRO IN REGIONE SOMMINISTRATI FCA: NULLA DI FATTO


NIdiL CGIL Lazio e NIdiL CGIL Frosinone Latina - a seguito dell'incontro avvenuto in Regione Lazio presso l'Assessorato Lavoro, Pari Opportunità e Personale, alla presenza di tutte le sigle sindacali coinvolte e degli Assessori Guido Fabiani e Lucia Valente - intendono segnalare non solo una marcata impreparazione rispetto alla vicenda dei mancati rinnovi contrattuali dei 530 lavoratori in somministrazione dello stabilimento FCA di Piedimonte San Germano, ma anche la mancanza di una proposta concreta e seria - sia politica che tecnica - su come affrontare gli sviluppi e gli strascichi di quanto accaduto a Cassino, non solo per quanto riguarda FCA, ma anche per le pesanti ricadute che si avranno su tutto l'indotto.

Di seguito una nota di Fiom CGIL Lazio e Fiom CGIL Frosinone Latina.

“L’incontro presso la Regione Lazio sul calo produttivo di FCA Cassino, che ha portato problemi nell’indotto e 530 lavoratori somministrati in meno nello stabilimento, ha avuto esito negativo. La Regione Lazio guidata da Nicola Zingaretti ha chiesto di poter effettuare una verifica per eventuali soluzioni, ma sembra sostanzialmente non sapere cosa fare e soprattutto senza strumenti per poter affrontare una crisi così grave.
E’ grave che il territorio di Cassino non sia stato inserito nelle “aree a crisi complessa”, proprio dalla Regione Lazio, strumento che sicuramente avrebbe dato un sostegno economico ai lavoratori e più tempo per poter affrontare la crisi. Forse troppo presi dalle feste con Renzi e Marchionne quando si annunciavano 1800 assunzioni nello stabilimento, ha dato per scontato, sbagliando, che non ci sarebbero stati problemi sul territorio.
I lavoratori della Regione Lazio pagano una visione liberista dei rappresentanti istituzionali che, di fronte alle difficoltà delle imprese, avendo incentrato tutte sulle aziende le politiche industriali e del lavoro, oggi non sanno cosa fare. Insieme alle lavoratrici e ai lavoratori di FCA e dell’indotto che stanno pagando un prezzo enorme da quest’ultima crisi, costruiremo le iniziative necessarie per smuovere la Regione e non solo.
Le tante risorse dei cittadini spese per sostenere lo stabilimento di Cassino debbono portare la Regione Lazio a battere un colpo e pretendere da FCA chiarezza sulle prospettive dei lavoratori diretti e dell’indotto e impegni concreti per i lavoratori messi fuori dallo stabilimento.
Anche questa crisi dimostra il sostanziale fallimento di tutte le misure previste dal Jobs Act che lascia i lavoratori senza tutele, le aziende con un potere enorme e con miliardi di soldi pubblici utilizzati per creare occupazione solo temporanea e precaria”.



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