SOMMINISTRATI FCA CASSINO: 300 ASSUNZIONI, MA I CONTI NON TORNANO!

Saranno assunti a tempo indeterminato dal prossimo primo febbraio i 300 lavoratori in somministrazione dello stabilimento di Fiat Chrysler di Cassino che avevano il contratto in scadenza il 31 gennaio. Lo ha comunicato la direzione di Fca ai sindacati. Il 31 ottobre scorso erano stati, invece, non prorogati 532 contratti in somministrazione di lavoratori assunti all’inizio del 2017. Per gli altri 300 il contratto era stato prorogato al 31 gennaio. Ora però resta da capire il destino dei 532 in base alla eventuale risalita produttiva dei modelli Alfa Romeo (Giulietta, Giulia e Suv Stelvio) assemblati nella fabbrica di Cassino. Intanto ci saranno cinque giornate di fermate produttive ogni venerdi di febbraio e il 2 marzo.  Di seguito la nota della Fiom CGIL.

Dopo aver mandato a casa 500 somministrati alla fine del 2017, bene che Fca assuma i 300 rimasti. Questa notizia, che non può non far piacere, ci lascia però amareggiati per i circa mille tra diretti e indotto che invece non sono stati assunti malgrado gli impegni e gli annunci mediatici in pompa magna fatti dai rappresentanti istituzionali della Regione Lazio, insieme all'ex premier Matteo Renzi, che nel 2016 annunciavano 1.800 assunzioni a Cassino.

Nel 2016 i dipendenti di Cassino erano 4.300, oggi sono 4.080, è evidente che siamo in presenza di un ridimensionamento/turn over del sito che oggi conta meno dipendenti di quando Marchionne e Renzi annunciavano le 1.800 assunzioni. Chi ha compiti istituzionali farebbe bene a valutare le condizioni reali del sito e le conseguenze dell'indotto, piuttosto che bearsi di risultati inesistenti per nascondere la realtà dei fatti.

Come Fiom CGIL continueremo a lottare per tutti i lavoratori Fca e dell'indotto che non sono stati confermati a Cassino e, soprattutto, per dare prospettive chiare a livello industriale ad un importante presidio occupazionale del Lazio.

Il calo dei volumi oggi gestito con le chiusure collettive pagate dai lavoratori, se non ben affrontato, rischia di mettere ulteriormente in difficoltà i lavoratori e la politica della nostra regione che, a differenza del Piemonte che è intervenuto direttamente su Fca, sembra più interessata agli annunci che alle prospettive industriali e occupazionali del territorio.

Lo dichiarano in una nota congiunta Fabrizio Potetti Segretario Fiom CGIL Roma e Lazio e Donato Gatti Segretario Fiom CGIL Frosinone e Latina.

Roma, 26 gennaio 2018
Share: